La pandemia di Coronavirus contro cui il pianeta intero combatte da oltre un anno a questa parte non risparmia neanche l’Italia, dove oggi si è sfiorata ancora una volta quota 24mila nuovi contagi e si sono piante 457 vittime. Proprio in data odierna il presidente del Gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Paolo Bongioanni, ha effettuato un sopralluogo presso l’ospedale “Regina Montis Regalis” di Mondovì, al fine di verificare di persona la gestione della campagna di vaccinazione.
Una visita al termine della quale il consigliere ha voluto ringraziare il direttore dell’Asl Cn1, dottor Salvatore Brugaletta, il commissario straordinario Giuseppe Guerra, il direttore del Distretto Sud-Est, Enrico Ferreri, e il medico di direzione sanitaria, Maurizio Ippoliti, che lo hanno accompagnato lungo i corridoi del nosocomio monregalese: “Dicendo grazie a loro, ringrazio tutti i medici, tutti gli infermieri e il personale ospedaliero che hanno messo, stanno mettendo e metteranno tutto il loro impegno, notte e giorno, sette giorni su sette, in questa battaglia contro l’epidemia – afferma Bongioanni -. Una battaglia che oggi li vede impegnati nella campagna di vaccinazione con attenzione, professionalità, precauzione e umanità: tutti fattori che oggi ho potuto riscontrare e vivere, con delle situazioni che toccano il cuore, dove ‘antichi’ medici in pensione hanno dato la loro disponibilità per la battaglia contro il virus”.
Un esempio virtuoso, che però non va vanificato: “A tutte queste persone che stanno togliendo tempo alle loro famiglie e alla loro vita non basterà dire grazie, ma occorrerà vaccinarsi. Io non sono il primo sostenitore dei vaccini, ma questa volta dobbiamo farlo tutti: i nostri padri e le nostre madri, noi e i nostri figli. Questa è l’unica strada per uscire da questo lungo tunnel. Voglio ricordare che la malattia fa stare male, molto male e quando è finita continua a vivere con te: ve lo posso garantire io che, a 3 mesi dalla mia guarigione, continuo ad accusare sintomi pesanti. Bisogna evitarla e il solo modo per riuscirci è il vaccino”.
Peraltro, ora arriverà la stagione estiva e “se succederà come lo scorso anno, i contagi scenderanno. Noi però non ci possiamo fermare, dobbiamo arrivare al 70% della popolazione vaccinata prima dell’ondata del prossima autunno: soltanto così potremo riappropriarci delle nostre vite. A Mondovì ho raccolto una testimonianza impressionante di professionalità e di capacità gestionale, organizzativa e logistica. Adesso, il nostro compito è quello di presentarci di fronte ai nostri medici e farci vaccinare quando saremo convocati. So che lo faremo tutti”.