Il presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia punta alla revisione di un impianto legislativo ormai superato, ma non solo: l’obiettivo è il ridisegno delle ATL e dei poli turistici, con l’apertura di un Tavolo del Turismo
Paolo Bongioanni, presidente del Gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale piemontese, conosce l’importanza che il turismo riveste per l’intero tessuto economico e sociale del territorio e la rivoluzione che si prepara ad attuare, attraverso la sua proposta di legge, è finalizzata proprio a imprimere un’accelerata decisiva in termini di gestione, di commercializzazione e promozione del Piemonte.
La sensazione è che i tempi per la svolta siano finalmente maturi, complice anche la crisi finanziaria e lavorativa che ha investito uno dei settori più floridi della regione, e, di conseguenza, è corretto avviare un restyling completo, a partire dall’impianto legislativo attualmente in vigore, che ha più di vent’anni. “Si tratta di una legge modificata negli anni dall’assessore Cirio prima e dall’assessore Parigi poi, ma l’impianto è ancora quello varato dall’assessore Angeleri nel 1997 – spiega Bongioanni -. Ho scritto una proposta innovativa sul palcoscenico nazionale, vedremo se il Consiglio regionale e gli enti che consulteremo la approveranno”.
Tanti i punti di forza della proposta di legge Bongioanni, nel cui novero occorre giocoforza includere il ridisegno territoriale delle ATL, anche e soprattutto per assecondare il decreto Madia, che impone la soglia minima di un milione di euro di bilancio per ciascuna azienda affinché essa possa mantenere la propria indipendenza ed evitare gli accorpamenti, che si verificheranno dunque laddove le finanze siano meno solide.
Tuttavia, il capogruppo di Fratelli d’Italia è consapevole del fatto che “affinché si possa procedere con una promozione efficace, dobbiamo superare i limiti campanilistici, di territorio e di competenze amministrative locali. Per questa ragione, ho diviso il Piemonte in 4 poli turistici: la Città di Torino e Le Terre Reali, che promuoveranno Torino, il settore convegnistico e il circuito delle residenze sabaude; le Valli Olimpiche e le Alpi del Mare, che si occuperanno di turismo oOutdoor estivo e invernale; il Distretto dei Laghi, che ovviamente promuoverà il patrimonio lacustre; l’Enogastronomia e le Colline dell’Unesco, che avrà in carico il turismo del vino e quello enogastronomico”.
Nei piani di Bongioanni, la gestione di ciascun polo sarà affidata a un’ATL e, quindi, saranno quattro le ATL che dovranno curare la promozione nazionale e internazionale dei prodotti per tutto il Piemonte, rimpiazzando la struttura regionale in chiave di valorizzazione turistica: “Essa ha cambiato spesso nome in questi anni, ma non è mai stata incisiva – asserisce il consigliere regionale -. La promozione sarà effettuata direttamente dalle ATL passando dal Tavolo del Turismo, mentre la DMO regionale si occuperà dei grandi eventi sportivi”.
Ma cos’è il Tavolo del Turismo? Qualora la proposta di legge venga approvata, sarà un organismo dal duplice ruolo, di controllo e di indirizzo, composto dall’assessore al Turismo, dal direttore dell’assessorato, dal presidente della Commissione Turismo e dai presidenti e direttori di tutte le ATL, oltre a un rappresentante degli enti locali e di UnionCamere: saranno loro a vagliare le proposte presentate dai poli turistici.
Un altro obiettivo di Bongioanni è quello di conferire nuova linfa all’Osservatorio Turistico, consentendogli di fornire informazioni sui dati turistici dell’anno a operatori e imprenditori e trasferendolo all’Ires, istituto di ricerca della Regione Piemonte. Infine, sarà dato un peso importante ai Consorzi degli operatori turistici, considerati fondamentali per la parte commerciale, e alle agenzie di viaggio, ritenute indispensabili nell’incoming.
“È una riforma importante, che qualcuno ha definito devastante – conclude Paolo Bongioanni -. Credo che sia lo strumento utile per lavorare sul tavolo e sul mercato del turismo dei prossimi anni, proprio nel momento in cui iniziamo a vivere la ripartenza: il 2021 sarà ancora un anno dove vivremo un turismo nei 150-1000 chilometri da casa nostra, in un raggio corto che ci permetterà di riscoprire le bellezze a noi vicine. Dal 2022 si ripartirà, ripartiranno le grandi tratte aeree turistiche e il mercato turistico internazionale: dobbiamo farci trovare pronti con offerte competitive, lavorando per prodotti e non per confini amministrativi o per collegi elettorali. Possediamo le risorse per vincere la partita del turismo, che oggi genera il 15% del PIL del Piemonte, ma che può addirittura arrivare a generare un valore più alto. Sono sicuro che attraverso questo strumento di legge riusciremo a capitalizzarlo al massimo delle nostre potenzialità”.