Il Governo regionale, presieduto ancora per pochi giorni da Renata Polverini, continua nel disgraziato percorso di disamministrare gli interessi veri dei cittadini laziali, soprattutto quelli legati alle prestazioni sanitarie pubbliche. La sanità e il piano rifiuti, due delle competenze sulle quali la Regione Lazio impegna oltre l’80% del suo bilancio, sono da tempo commissariate, con grave danno per l’istituzione pubblica, la politica e i tanti cittadini del Lazio. In questi giorni, attraverso una circolare che porta la firma del direttore generale Ferdinando Romano e del dirigente Vincenzo Frangione, si ordinava ai direttori generali delle Asl e degli ospedali di tagliare del 15% i costi di gestione rispetto all’anno 2012, mantenendo comunque “l’invarianza dei servizi ai cittadini”. In pratica, le Asl e gli ospedali del Lazio dovranno contrarre la spesa di altri 60 milioni di euro, ponendo concretamente a rischio sopravvivenza diverse strutture ospedaliere e soprattutto tante prestazioni sanitarie di base. Alla luce di ciò, ritengo che l’ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse economiche della Regione Lazio debba avvenire esclusivamente in sintonia con l’interesse e le necessità dei cittadini. L’imminente sfida, per noi, sarà quella di porre in essere interventi che guardino realmente alle esigenze dei malati, agli standard delle strutture esistenti, mirando anche al rinnovamento dei macchinari obsoleti. Inoltre, occorrerà prestare grande attenzione anche alla valutazione dell’impatto sociale dei presidi, individuando le strutture di riferimento che rappresenteranno l’eccellenza a livello territoriale. Tutto questo sarà possibile senza aumentare la spesa corrente della sanità pubblica regionale, ma eliminando i tanti, troppi, sprechi che esistono in Regione Lazio.
È quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale di ‘Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale’, Gina Cetrone.
Latina, 23 gennaio 2013