“Fratelli d’Italia ritiene che questa norma sull’omofobia rappresenti un grave arretramento della nostra legislazione penale”. E’ quanto ha dichiarato oggi alla Camera Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia e membro dell’ufficio di Presidenza, durante il dibattito in Aula su norme in materia di contrasto dell’omofobia e della transfobia. “Non ignoriamo- ha proseguito Cirielli- le violenze accadute negli ultimi anni a persone in virtù del loro orientamento sessuale, ma riteniamo che già oggi ci sarebbe la possibilità di punire adeguatamente questi atti miserabili, perché la circostanza aggravante prevista dall’articolo 61 del codice penale prevede i motivi abietti e futili.
E noi abbiamo presentato un emendamento che amplia la protezione a tutte le forme di discriminazione, inserendo nell’articolo 61 una nuova circostanza aggravante, riferita all’articolo tre della Costituzione, per tutelare ogni discriminazione. Se c’e’ un’aggravante quando qualcuno picchia un uomo di colore, e si cerca di introdurne un’altra per chi picchia un omosessuale, perché non c’e’ aggravante quando si discrimina un disabile, o una persona malata di Aids, o una persona affetta da nanismo?”. Infine, ha concluso, “non possiamo accettare che si voglia punire anche la discriminazione per orientamento sessuale, perché ciòpotrebbe colpire il credo religioso: per cristiani e musulmani l’omosessuale e’ un peccatore; li vogliamo arrestare? Oppure vogliamo arrestare chi domani si batterà per impedire il matrimonio gay o l’adozione di bambini da parte delle coppie omosessuali? Qui si introduce un reato d’opinione, non degno del nostro ordinamento”. Si poteva procedere – ha concluso Cirielli – in maniera più seria e non ideologica anziché combattere solo per alcune lobby, magari pensando di prendere qualche voto in più”. Roma, 19 settembre 2013