“Non riesco ancora a capacitarmi perché la sinistra non abbia ritenuto giusto e comunque opportuno, lasciare che fosse la Corte costituzionale a dire la parola decisiva sulla legge Severino. E’ corretto o no applicarla in forma retroattiva? Se la sinistra lo avesse fatto nessuno avrebbe potuto fare polemiche e non sarebbe stato possibile oggi immaginare una evidente volontà persecutoria, dettata da ragioni politiche, contro Silvio Berlusconi. Difficile che ora siano in grado di rimediare ma staremo a vedere”. Lo dichiara Ignazio La Russa, presidente di Fratelli d’Italia.
Roma, 26 novembre 2013