“Siamo convocati per la fiducia a un governo senza che ne sia presente il vero padrone, che non è in Parlamento perché non è stato nominato senatore a vita come i suoi predecessori. Ci rivolgiamo quindi all’avatar del nuovo padrone, il presidente del Consiglio facente funzione Enrico Letta”. E’ quanto ha dichiarato oggi alla Camera Massimo Enrico Corsaro, deputato di Fratelli d’Italia, durante la discussione in Aula sulle comunicazioni del presidente del Consiglio sulla situazione politica generale.
“Il presidente del Consiglio-avatar – ha proseguito Corsaro – ha parlato dell’abolizione delle province, mentre oggi in Aula si discute il provvedimento del governo che non le abolisce per nulla. Poi ha detto di voler porre fine al bicameralismo perfetto, ma lui e il suo partito hanno affossato una modifica costituzionale in questo senso, approvata dal centrodestra nella legislatura 2001-2006. Ha anche detto di voler modificare la disastrosa riforma del titolo V della Costituzione, approvata a stretta maggioranza dal centrosinistra quando Enrico Letta era ministro dell’Industria del governo D’Alema.
Non ci ha detto però come affrontare il debito pubblico, come ridurre la spesa, come abbassare le tasse, come allentare i vincoli burocratici e il diritto di veto del sindacato, come affrontare la spending review. Lo sa il Presidente che in Commissione Bilancio il suo viceministro Fassina ha dichiarato che spending review significa solo analisi della spesa, e non spending cut, cioè taglio di spesa?
Questo governo ha prodotto i risultati più di sinistra della storia: i decreti svuota carceri, il prosciugamento del fondo per i rimpatri degli immigrati clandestini, madre e padre che diventano genitore uno e genitore due, l’aumento della pressione fiscale. La foglia di fico di parlamentari che avevano raccolto i voti a destra per poi appoggiare un governo di sinistra si è ristretta, ma qualcuno è rimasto, come il vicepresidente del Consiglio, che ha dichiarato di avere due piedi saldamente nel centrodestra. Noi aggiungiamo che le sue terga sono ancorate a una poltrona.
Alla parte del centrodestra che ha sbagliato a sostenere questo governo, e che è ora tornata a casa, Fratelli d’Italia propone di costruire insieme una nuova coalizione, che faccia autocritica su ciò che non siamo riusciti a realizzare in questi vent’anni: abbassare le tasse, limitare la burocrazia, liberare famiglie e imprese dalle troppe norme, mettere l’interesse nazionale al di sopra di tutto, anche di questa Europa della finanza e della massoneria. Stabiliamo insieme – ha concluso Corsaro – una fase di confronto pubblico sui nostri impegni e, con il sistema delle primarie, saranno i cittadini a scegliere da qui al 2015 quale sarà il nuovo leader del centrodestra, che dovrà sfidare la sinistra per impedirle di continuare a far danni”.
Roma, 11 dicembre 2013