«Beppe Grillo usa toni volutamente esagerati sulla gestione dell’informazione in Rai ma tocca un grave problema. I vari tg sono confezionati sulla base di amicizie o aspettative politiche: censurano proposte, posizioni, persone e partiti a seconda delle richieste dei loro dante causa o di quanto ritorno personale si attendono. Sono mesi che mi sento rispondere ‘vorrei ma non posso’.
Talk show, tg e trasmissioni di intrattenimento invitano e danno spazio per conoscenza o per riconoscenza o per speranza. Per avere spazi legittimi occorre ogni volta rivolgersi all’Agcom o pietire diritti presso il Cda o la direzione generale. Certo, ci sono eccezioni e persone libere anche in Rai, ma normalmente non ai vertici. Per essere obiettivi in Mediaset, per noi, è ancora peggio. Ma almeno non si deve pagare il canone e si si sa chi comanda e il tipo di censura».
Lo afferma il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto.
Roma, 10 gennaio 2014