“Abbiamo colpito nel segno. Il ministro della resa e della vergogna Emma Bonino, incapace di elaborare una strategia per riportare in Italia i due marò o peggio, indifferente alla loro sorte perché in tutt’altre faccende affaccendata, cerca una ridicola difesa della sua inettitudine tornando sulle origini del decreto che autorizza le Forze Armate ad imbarcare soldati sui mercantili italiani per difenderli da atti di pirateria”.
Lo dichiara Guido Crosetto, coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia ed ex sottosegretario alla Difesa.
“La Bonino – aggiunge Crosetto – nell’ansia di allontanare le sue tristi responsabilità sulla attuale sorte dei due fucilieri, non dice una parola su chi li rimandò nelle fauci del sistema indiano che prevede la pena di morte e soprattutto fa finta di ignorare che il decreto legge in questione fu a lungo bloccato dalle perplessità dell’allora ministro La Russa e sulla scorta di un disegno di legge bipartisan fu poi presentato dal governo e convertito in legge dal Parlamento da tutte le forze politiche a maggioranza quasi assoluta. Alla Bonino dopo questa ennesima scivolata, non resterebbe che la via delle dimissioni. Ma l’amore per la poltrona val bene qualunque faccia tosta”.
Roma, 27 gennaio 2014