“Il ministro degli Esteri Emma Bonino, prima di rivolgere accuse tanto infondate quanto sintomo del suo stato politico confusionale, farebbe bene a documentarsi sull’iter della legge anti pirateria che, sulla scorta di un disegno di legge bipartisan, fu presentato dal governo e convertito in legge dal Parlamento con l’adesione di tutta l’opposizione tranne 22 voti contrari dell’ultrasinistra”.
Così in una nota l’ufficio stampa di Fratelli d’Italia replica alle parole del ministro degli Esteri Emma Bonino.
“In particolare – prosegue la nota – un ministro minimamente sereno e informato non dovrebbe fare finta di non sapere che: 1) l’allora ministro della Difesa Ignazio La Russa espresse, quasi solitariamente, dura contrarietà e forti dubbi quando venne presentato il disegno di legge bipartisan sostenendo che fosse più opportuno il ricorso solo ai ‘contractors’ (si vedano in tal senso anche le agenzie di stampa dell’8 febbraio 2011 che titolavano ‘La Russa, difesa navi? Meglio guardie giurate’); 2) il testo del decreto venne presentato solo dopo che, in un ramo del Parlamento, era in fase avanzata l’iter del disegno di legge bipartisan e che, a suo favore, insistevano oltre che i parlamentari presentatori anche Confitarma e i vertici della Marina Militare (con esplicita dichiarazione dei suoi vertici); 3) la conversione in legge del decreto venne votata alla Camera con 493 voti favorevoli, 22 contrari e 15 astenuti”.
“Sostenere pertanto, come fa il ministro Bonino, che la responsabilità è dell’on. La Russa è una chiara menzogna. D’altronde da un ministro che ha pubblicamente dichiarato che per la vicenda dei due marò il governo si riunisce una sola volta al mese non potevamo pretendere molto di più”, conclude la nota dell’ufficio stampa di FdI.
Roma, 27 gennaio 2014