«Fermare la conversione del decreto sulla privatizzazione della Banca d’Italia dovrebbe essere un dover morale per ogni singolo parlamentare. È un colpo di mano voluto da Letta e Saccomanni per una convergenza di interessi. Il primo fa un regalo ad alcuni suoi grandi elettori, banchieri e presidenti di fondazioni, il secondo blinda una burocrazia autoreferente togliendo anche il minimo potere che era concesso al Governo per poter impugnare e sospendere decisioni che considerasse sbagliate per gli interessi della Nazione. Questo non è il decreto Imu-Bankitalia, ma è il decreto ‘salva amici’ di Letta e Saccomanni. Un decreto che sembra scritto a 4 mani in qualche austero ed affrescato salone in uso a una associazione sconosciuta e chiusa ai più da Bazoli e Visco».
È quanto dichiara il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto.
Roma, 29 gennaio 2014