«Forse è opportuno spiegare a molti autorevoli quotidiani qual è la proposta di Fratelli d’Italia sulle pensioni d’oro, dopo mesi di confronto e con varie obiezioni serie e ragionevoli che ci hanno portato a modificare il testo inizialmente presentato. Le pensioni che eccedono i 5000 euro netti al mese, e cioè 10 volte la pensione minima, vanno verificate, per la parte eccedente i 5000, per calcolare a quale pensione possono ambire sulla base dei contributi versati.
Le pensioni integrative ed ogni tipo di altra rendita non vengono in alcun modo messa in discussione. Capisco che il fuoco di fila esploso sui giornali di oggi sia spinto da chi può rimetterci qualcosa, ma mi pare che la proposta abbia poco di demagogico e sia semmai a tutela anche della classe media. Poi, sempre per rispondere a molte falsità, l’evoluzione dalla proposta iniziale comprende anche vitalizi e pensioni politiche varie. Si cerca di dare un senso anche intergenerazionale a concessioni passate non più sopportabili economicamente. Noi non pensiamo di avere la verità in mano né che il ddl Meloni sia la Bibbia. È un testo serio che pone il tema in modo serio e che è emendabile se serve a migliorarlo. Fa specie che il Pd, che ha quasi da solo la maggioranza in aula, abbia così paura di un ddl presentato dal gruppo parlamentare più piccolo presente alla Camera».
È quanto dichiara il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto.
Roma, 4 febbraio 2014