“Devono essere giudicati in Italia”
“Fratelli d’Italia aveva chiesto di sapere fin dall’inizio chi avesse dato l’ordine alla nave italiana di entrare nel porto indiano, nonostante i fatti fossero accaduti in acque internazionali e il diritto dica forte e chiaro che la giurisdizione di quanto avvenne dovesse essere italiana. Avevamo chiesto di sapere chi avesse dato ordine a Massimiliano La Torre e Salvatore Girone di scendere dalla nave e consegnarsi incredibilmente alle forze armate indiane.
E per chiarire questa vicenda abbiamo presentato anche una proposta di legge di istituzione di una commissione d’inchiesta”.
È quanto ha dichiarato il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli durante il question time di oggi in replica al ministro della Difesa Mario Mauro.
“Domande inquietanti e senza risposta – ha aggiunto – cui si aggiunge l’incredibile episodio del Natale di due anni fa, quando l’India lasciò tornare in Italia i due Marò ben sapendo che l’Italia non li avrebbe rispediti indietro (perché un Paese normale con un governo normale mai avrebbero restituito al mittente due propri servitori dello Stato, men che meno a un paese dove vige la pena di morte). Invece, colpo di scena, è esattamente ciò che accadde”.
“L’atteggiamento del presidente del Consiglio Letta e del ministro degli Esteri Bonino – ha osservato Rampelli – è stato pavido, insicuro, del tutto privo di quell’orgoglio nazionale che è ingrediente fondamentale per prendere a cuore vicende che riguardano propri connazionali, a maggior ragione se si tratta di uomini in divisa. Fratelli d’Italia fin da subito, sapendo che il traffico commerciale tra Europa e India ammonta a 80 mld di euro e l’India non se ne può privare, sapendo che l’India ha una controversa richiesta per diventare membro permanente del Consiglio di sicurezza dell’Onu, chiese di sollecitare la comunità internazionale a prendere parte alla vertenza. Noi partecipiamo a fior fiore di missioni internazionali e abbiamo sacrificato vite umane per garantire pace e democrazia nelle aree di crisi”.
“Fratelli d’Italia non sa se La Torre e Girone siano colpevoli o innocenti – ha concluso Rampelli – sa che devono essere giudicati in Italia da tribunali italiani e si batterà fino alla fine per garantire questo risultato, mentre voi avete perso tempo, esposto la nazione al pubblico ludibrio, offeso l’onore delle nostre forze armate. Liberate i nostri Marò”.