“Oggi sono 32 anni della barbara uccisione di Paolo Di Nella, una ferita che continua a sanguinare nel corpo e nella memoria di tutti gli italiani che credono nella giustizia e nella sua imparzialità.
La vita di Paolo è stata spezzata senza che sia mai stato trovato un colpevole e il fatto che politicamente rappresenti la fine degli opposti estremismi e di quelle vendette incrociate che hanno visto l’eccidio di decine di giovani in buona fede, dell’una e dell’altra parte, avrebbe meritato una diversa efficienza da parte dello Stato. Chiediamo oggi, anche per questo, alla magistratura di riaprire le inchieste sugli omicidi degli anni ’70, soprattutto dove sussistano nuovi indizi e rivelazioni, ricordando che esistono tuttavia tanti strumenti per stimolare i testimoni di quei delitti a uscire allo scoperto. È sufficiente darsi la priorità della verità, quella che da oltre tre decenni è invocata dalle famiglie delle vittime, dilaniate dal dolore”. E’ quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.