«La cessione della Teuco ai tedeschi, la vendita della Indesit e di tante altre aziende delle Marche a investitori stranieri preoccupano nello specifico per le possibili ripercussioni occupazionali, ma anche per il silenzio assordante delle istituzioni regionali. Se da un lato la Regione può ricoprire un ruolo determinante nel sostenere il rilancio delle imprese del nostro territorio con incentivi alla ricerca e all’innovazione, strada obbligata verso una maggiore competitività, dall’altro l’assessore all’industria e il presidente devono incidere nella definizione dei piani industriali con un’attenzione particolare verso i livelli occupazionali. La situazione è da tempo sfuggita di mano, se si pensa che in Regione guidata da Spacca in questi anni si è stati capaci solo di stanziare soldi pubblici a pioggia, senza vincolare tutto questo a una maggiore competitività, ricerca e innovazione e tanto meno si è pensato a controlli sul rispetto degli eventuali impegni assunti dall’impresa».
Lo dichiara il candidato alla presidenza della Regione Marche di Fratelli d’Italia e Lega Nord, Francesco Acquaroli.