«Se vinciamo noi, la Regione Marche farà tutto quanto in suo potere per opporsi a leggi che portino alle aste delle concessioni balneari». È questo l’impegno che Francesco Acquaroli, candidato di Fratelli d’Italia-An e Lega Nord alla presidenza della Regione Marche, ha assunto a margine di un’assemblea di operatori balneari sulla direttiva Bolkestein, in corso a Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo.
«Attendiamo di leggere finalmente il testo su cui il Governo Renzi sta lavorando, ma se le indiscrezioni saranno confermate, e quindi il provvedimento conterrà la messa a gara delle concessioni, ci impegniamo all’opposizione più strenua sia in conferenza Stato-Regioni sia valutando l’impugnativa presso la Corte Costituzionale se verranno violate le prerogative delle Regioni in materia di turismo. Vogliamo tutelare le imprese balneari marchigiane, che rappresentano un fiore all’occhiello per il nostro turismo e che rischiano di diventare preda di grandi gruppi multinazionali o, peggio, riciclerie in mano alla malavita. Noi da sempre vogliamo la sdemanializzazione, la possibilità cioè di rendere acquistabili con diritto di prelazione le aree su cui insistono strutture frutto di enormi investimenti degli operatori e nel contempo di mettere all’asta le spiagge come chiede l’Europa. È una soluzione compatibile con il diritto Ue, utile allo Stato che incasserebbe molti soldi e soprattutto permetterebbe di salvare 30 mila imprese, 100 mila addetti e tutto l’indotto», conclude Francesco Acquaroli.