…ALMENO 20 RICHIESTE DI CANDIDATURA RITENUTE INOPPORTUNE. «Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ha un suo statuto interno che è estremamente selettivo riguardo la candidabilità all’interno delle proprie liste. Vale la pena precisare che è per questi motivi che abbiamo ritenuto inopportune almeno 20 richieste di candidatura pervenuteci durante questa tornata elettorale. Caso diverso è quello che riguarda Alberigo Gambino e Luciano Passariello, consiglieri regionali uscenti, di cui conosciamo bene la storia personale. Per quanto riguarda Gambino è doveroso sottolineare che è già stato assolto in primo grado dai capi di imputazione per i quali era stato ingiustamente arrestato, mentre pende attualmente nei suoi confronti l’accusa della promessa di un posto di lavoro, per la quale, anche in questo caso, Gambino si è sempre proclamato innocente e per cui aspettiamo una nuova assoluzione. Per quel che riguarda Luciano Passariello, invece, siamo in presenza di un vero e proprio paradosso. I fatti, per i quali non è stato condannato ma è in attesa di giudizio, risalgono al lontano 2004 ed il processo ancora non si è svolto perché nel corso di questi anni la competenza è passata dal Tribunale di Nola a quello di Roma. Il reato contestatogli riguarda un presunto illecito nella compravendita di una barca. Vale la pena sottolineare che tutte le altre persone coinvolte nell’indagine sono già state prosciolte dalle accuse ed il processo si svolgerà nel giugno di quest’anno. La Commissione Antimafia ha svolto il proprio lavoro rispettando il codice di autoregolamentazione sottoscritto dai partiti ed è giunta, nello stilare la lista in questione, all’ultimo giorno di campagna elettorale e, quindi, all’ultimo giorno utile per farlo, perché ha incontrato difficoltà nell’acquisizione delle informazioni necessarie da parte delle Procure e delle Prefetture. È evidente che questo elemento dovrà essere modificato sostanzialmente per evitare che in futuro possano verificarsi gli stessi ritardi e le stesse consequenziali polemiche».
È quanto dichiara Marcello Taglialatela, deputato di Fratelli d’Italia-An e membro della Commissione Antimafia.