“Ogni volta che avvengono disgrazie come quelle accadute in questi giorni si torna a discutere di abusivismo edilizio in Italia. Mai per risolvere, solo per farsi propaganda ed è inaccettabile. L’abusivismo è una piaga dai numeri giganteschi, un fenomeno diffuso e radicato che supera il milione di manufatti edilizi illegali. Non ci saranno mai le risorse per abbatterli tutti, occorre agire diversamente destinando fondi sia per la bonifica del territorio dagli abusi che mettono a rischio la vita delle famiglie sia per varare un piano straordinario di conciliazione che preveda la sostituzione edilizia, abbattimento e ricostruzione in aree urbanisticamente certificate. Un piano speciale per il restauro del territorio che coinvolga i proprietari e, insieme, gli ordini professionali, le facoltà universitarie, le soprintendenze, gli ordini fino alle associazioni dei costruttori. Non ci possono più essere ‘casi Ischia’, troppo somiglianti alla vituperata pratica della legge ad personam tesa a premiare il collegio elettorale del vicepresidente Di Maio, nessuna corsia preferenziale in attesa della prossima catastrofe… Serve un programma serio che costruisca risposte valide per tutti quei cittadini, da Pantelleria ad Aosta, che sono in attesa di un condono edilizio”.
E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.