“Con l’approvazione della riforma della Politica Agricola Comune, votata oggi al Parlamento europeo, viene confermato l’iter di modifica fortemente voluto dal governo Meloni. L’Italia si è fatta capofila della coalizione degli Stati membri, attivi sul fronte della riforma che hanno chiesto a gran voce di modificare aspetti fondamentali per l’agricoltura.
Quella di oggi è stata senza dubbio una risposta importante, ma non definitiva, in quanto affronta solo alcuni dei temi centrali per il settore ma riteniamo importante fare ancora passi avanti per andare incontro alle esigenze sollevate dal comparto agricolo negli scorsi mesi”. Lo dichiara il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
“Ringrazio i parlamentari europei di tutti gli schieramenti politici per il lavoro che hanno portato avanti in questi mesi. C’è ancora molto da fare ma con queste prime modifiche il segnale che abbiamo lanciato all’intero comparto e in Ue è chiaro: vogliamo politiche agricole giuste e più rispettose del ruolo dell’agricoltore. In linea con quanto fatto dal governo italiano in tema di sostegno agli attori principali del settore primario e alla difesa della qualità, nell’ottica della sovranità alimentare.
Siamo per questo convinti che con la riduzione degli oneri amministrativi e burocratici si consentirà una maggiore flessibilità nel rispetto dei vincoli ambientali e tuteleremo ancora di più il diritto di ogni cittadino ad avere cibo sano, prodotto nei nostri territori e non importato da Nazioni che non rispettano i nostri stessi diritti”. Il Ministro ha concluso che con l’approvazione di queste modifiche “è stato fatto un primo passo avanti ma siamo consapevoli che occorrono ulteriori interventi di medio e lungo periodo per dare al settore agricolo maggiore supporto”.
“Il Ministro Lollobrigida è stato il primo in Consiglio Agrifish a spingere in questa direzione e Giorgia Meloni è stata la leader europea che più ha spinto affinché queste modifiche venissero messe all’ordine del giorno del Consiglio europeo”.
È quanto ha dichiarato il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, a margine della Plenaria in corso a Strasburgo.
“Riduzione degli oneri amministrativi, flessibilità per gli Stati Membri nell’attuazione dei piani strategici per quanto concerne le condizionalità green, esenzione dai controlli per i piccoli agricoltori fino a 10 ettari: tutte misure fortemente auspicate dall’Italia per venire incontro agli agricoltori e archiviare la stagione dell’accanimento ideologico e burocratico contro il settore primario. Le elezioni dell’8 e 9 giugno – conclude Fidanza – saranno l’occasione per rendere permanenti queste modifiche, mandare a casa una volta per tutte i talebani green e tornare a valorizzare la Pac come strumento insostituibile per garantire ai cittadini europei cibo buono e sano in quantità sufficiente e agli agricoltori europei un reddito certo e dignitoso”.