“Ben prima dello scoppio della guerra in Ucraina, Fratelli d’Italia ha allertato il Parlamento per discutere di sicurezza e approvvigionamento alimentare. Un dibattito che è stato però sempre derubricato a mera ideologia autarchica. Oggi la nostra Nazione vive un’urgenza nei comparti ittici e agricoli con prodotti che già dal 2021 hanno subito importanti rincari per le condizioni climatiche e geopolitiche, prima fra tutte la scorretta concorrenza cinese. Ci aspettavamo un netto cambiamento da un Governo autoproclamatosi “dei migliori” e dallo stesso ministro Patuanelli, ma invece il 2022 vedrà 4 giorni di fermo pesca in più rispetto al 2021: le nostre flotte lavoreranno di meno, avranno meno reddito e saranno obbligate ad aumentare il prezzo finale dei prodotti. Da parte del Governo servono interventi coraggiosi per sostenere la domanda interna a sostegno della filiera nazionale della pesca e dell’agricoltura. È necessario aumentare la nostra logistica, da nord a sud, così da limitare la dipendenza da estera, dotandoci di programmi di sviluppo strutturati. Infine, occorre parlare con l’Unione Europea per cambiare una volta per tutte, il paradigma sulle politiche agricole”.
Così in Aula il deputato di Fratelli d’Italia, Maria Cristina Caretta, intervenendo all’informativa del ministro Patuanelli.