Soldi pubblici per una vera continuità. Settore aereo devastato. Da scuola di volo Alghero in poi.
“Chiedo al governo e al ministro dei Trasporti di convocare subito un tavolo tecnico politico con la Regione Sardegna per mettere a fuoco le difficoltà e affinché lo Stato si riappropri delle proprie competenze e affronti una volta e per tutte la questione della continuità da e per la Sardegna”.
Così il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda intervenendo in aula alla discussione generale sulla conversione in legge del decreto sulla crisi Alitalia.
“Per troppo tempo – ha aggiunto il deputato di FDI – si è data la colpa agli incolpevoli dipendenti. In questi mesi abbiamo assistito alla distruzione dell’immagine di Alitalia nonostante la politica abbia demandato a supermanager strapagati che non si sono mai assunti alcuna responsabilità, ma che anzi, quando sono andati via, hanno voluto anche l’applauso. Oggi assistiamo impotenti alla inaugurazione della nuova rotta di Air France tra Cagliari e Parigi con un regime low-cost. Parliamo di una rotta che poteva essere lanciata da Alitalia e che più volte abbiamo sollecitato, senza successo. In questo quadro, è davvero raccapricciante assistere alle prediche di chi ha governato l’Italia fino a due mesi fa: l’ex ministro Delrio provi a venire in Sardegna e tocchi con mano il disastro combinato con la ex Meridiana. La compagnia passata ai qatarioti che hanno completamente smobilitato la compagnia dall’Isola per trasferirla vicino a Varese, mentre Alitalia ha chiuso la scuola di volo ad Alghero per trasferirla nel medioriente”.
“E purtroppo – ha concluso Deidda – quando ci si affida al mercato, non sempre si guarda alle tasche di una popolazione come quella sarda. Al popolo della Sardegna servono aerei per raggiungere il continente: ci sono 600 mila sardi che non sono residenti in Sardegna, che sono emigrati e vengono considerati stranieri nella propria terra. Questa storia deve finire: per questo ci appelliamo al governo affinché venga aperto un tavolo con la Regione Sardegna che ha le competenze per i trasporti. Lo Stato deve intervenire con fondi pubblici per garantire la continuità territoriale”