“Il negoziato tra il Governo e l’Ue sul futuro della nostra compagnia di bandiera è un gioco al ribasso dove il rischio è che ci rimettano solo il vettore e l’Italia intera.
Le indiscrezioni uscite oggi sulla stampa secondo cui per sbloccare l’impasse si offre la rinuncia al marchio Alitalia, almeno per due anni, per avere in cambio la maggioranza del settore manutenzione, oppure conservare il logo ma cedere sotto il 50% sia i servizi di terra che la manutenzione sono inaccettabili.
Il ministro Giovannini ha detto che con l’Europa ‘trattiamo con durezza perché serve una compagnia che sia in grado di stare sul mercato e di fare alleanze ma da una posizione di forza’. Questo ci attendiamo, e non calarci le braghe cedendo postazioni e asset strategici per avvantaggiare la concorrenza e consegnare le tratte turistiche più appetite al mondo a compagnie straniere. Ognuno faccia la sua parte, il Governo Draghi rilanci il trasporto aereo italiano nel solco di una tradizione aviatoria che il mondo c’invidia”.
E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.