“Un bando è stato già aperto l’anno scorso, precisamente il 5 marzo 2020, ma è stato sospeso con l’arrivo del COVID. Dato che mancavano due giorni alla scadenza naturale del bando, teoricamente si potrebbe riaprire la gara, per due giorni, acquistare tutti gli asset, il logo, il marchio, far transitare aerei e personale nella nuova realtà, e battere la concorrenza sul tempo. In questo modo rispetteremmo le regole europee, eviteremmo esuberi marziani (che in Alitalia non esistono, sono solo frutto di un inaccettabile pregiudizio) e come effetto collaterale potremmo disporre anche dei tre miliardi stanziati per la partenza di ITA. Direi che è indispensabile valutare questo percorso perché non possiamo lasciare le nostre rotte turistiche, tra le più appetite al mondo, alle compagnie straniere né accettare un compromesso al ribasso con una minicompagnia imposta da Bruxelles”.