“A pochi giorni dalla scadenza dell’ultimatum a Ferrovie dello Stato per la presentazione del nuovo assetto societario di Alitalia e dei termini per la restituzione del prestito allo Stato, ancora mancano soluzioni credibili tali da evitare l’applicazione delle sanzioni europee. Il tutto dietro l’assordante silenzio del governo, che non si comprende se stia lavorando o meno ad una soluzione. L’unica cosa certa è che bisogna fare presto, e a tal proposito Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione parlamentare. Le ripercussioni di un ennesimo fallimento, infatti, sarebbero gravissime”. A dirlo il senatore Massimo Ruspandini, partecipando con una delegazione di Fratelli d’Italia al presidio dei lavoratori di Alitalia in corso in via Molise, presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
“Poco più di un mese fa tutto il personale aereo scioperava contro la totale assenza di soluzioni e interventi da parte del governo ed a sostegno di un’azienda e di un settore strategico per l’intera economia del Paese. Da allora nulla di fatto. E ancora una volta a pagare saranno i cittadini italiani, che a causa di gestioni scellerate hanno già messo sul piatto di Alitalia 7 miliardi di euro negli ultimi anni, e l’Italia visto che il protrarsi di una crisi del comparto aereo, fondamentale per una Nazione dalla vocazione turistica come la nostra, porterebbe conseguenze dannose su tanti settori. E, infine, ci sono i lavoratori che ormai vivono uno stato d’animo di rassegnazione e acquiescenza. Fratelli d’Italia è qui per sostenerli e continuerà a battersi con loro affinchè dal governo giungano risposte”, conclude il senatore Ruspandini.