Il procuratore Francesco Lo Voi, cioè colui che ha emesso l’avviso di garanzia alla premier Meloni, ai ministri Piantedosi e Nordio e al sottosegretario Mantovano, aveva in passato utilizzato il volo di Stato per ragioni di sicurezza per spostarsi da Roma a Palermo. Ci vuole davvero una bella faccia tosta. L’avviso di garanzia alla premier Meloni riguarda anche il peculato per aver utilizzato il volo di Stato per rimpatriare il capo della Polizia giudiziaria libica, Almasri. Lo Voi, in passato, aveva chiesto di utilizzare l’aereo dei servizi segreti per volare da Roma a Palermo e il sottosegretario Mantovano glielo aveva negato per i costi, ammontanti ad almeno 13mila euro. Bisogna fare piena chiarezza su questa situazione imbarazzante: il procuratore, in contrasto con Palazzo Chigi perché vuole utilizzare l’aereo di Stato il fine settimana per andare a casa, che si rende protagonista della anomala procedura contro il presidente del Consiglio e contro proprio il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio”. Lo dichiara il vicepresidente vicario di Fratelli d’Italia in Senato, Raffaele Speranzon.
“Siamo di fronte ad un atteggiamento dalla duplice faccia e pertanto è necessario fare al più presto chiarezza su questa vicenda imbarazzante per un esponente di rilievo della giustizia italiana”, aggiunge il vicepresidente di Fratelli d’Italia in Senato, Antonella Zedda.
“Siamo in attesa di chiarimenti da parte del diretto interessato. La giustizia non può essere utilizzata in modo strumentale per colpire un governo eletto dagli italiani, fatto che assomiglia tanto ad un modus operandi che avremmo voluto archiviare”, conclude Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.