“L’esclusione della casa editrice Altaforte dal Salone del Libro di Torino è davvero inquietante e ci riporta alla censura sovietica. Chi teme la cultura e i libri mostra solo debolezza. In nome dell’antifascismo si sono mobilitati non solo la sinistra politica ma quel che è più grave anche quella culturale che dovrebbe difendere la libertà di espressione e che invece ha perorato il ricorso alla censura più ottusa”.
Lo dichiara Paola Frassinetti, deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Cultura della Camera.