“Torna il bipolarismo, i cittadini- aiutati da una legge elettorale limpida che le oligarchie non vogliono applicare alle politiche nazionali – chiedono a centrodestra e centrosinistra di stare insieme, semplificare il quadro mantenendo le identità e bocciando la dispersione proporzionalista. Il centrodestra unito può vincere ovunque, perfino a Genova dove è in testa. Sempre che non rimetta in onda le stucchevoli prove muscolari su chi debba condurre la coalizione, con scenografiche quanto intempestive dichiarazioni alla stampa. Ora dobbiamo vincere i ballottaggi, litigare significa non rispettare i cittadini e sottometterli alle tifoserie.Il forte ridimensionamento del M5S non è casuale.
Il fallimento della Raggi a Roma, la goffa approssimazione con la quale si muove nelle istituzioni, l’assenza di cultura politica che impedisce decisioni necessarie sui temi più scottanti (per non perdere il pezzo di elettorato di sinistra o quello di destra di cui si compone), la cantilena menagrana contro lo Stato che rischia di distruggere anche quel poco che funziona sono stati esiziali. E non è vero che alle politiche sarà un’altra storia perché le città erano pronte per cavalcare la protesta, abbandonate dal governo centrale, con tagli continui al trasferimento di risorse, soffocate da degrado e immigrazione, impossibilitate a erogare i servizi primari alla persona. Era la loro occasione e l’hanno persa. Sono stati ‘scoperti’ nella loro inconcludenza”. E’ quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.