“Le amministrazioni comunali sono in genere molto distratte, non controllano gli enti che lavorano in regime concessorio, come quello della acque pubbliche. I sindaci sono troppo orientati a inaugurare opere, anche di modesta entità, senza mai preoccuparsi, contestualmente alla progettazione, della sua manutenzione. Con lo smantellamento dei servizi gestiti dal pubblico sono cessate d’un tratto queste due attività fondamentali: la prevenzione e la manutenzione con improvvisi e conseguenti disastri. Resta il drammatico dissesto idrogeologico che rischia di vedere franare mezza Italia, per il cui consolidamento occorrerebbero almeno 40 miliardi, mentre dal 2008 a oggi sono stati realizzati 400mila nuovi edifici abusivi, in aree difformi dalle previsioni dei piani regolatori. Nessun piano finora previsto per porre rimedio a questi buchi amministrativi”. È quanto ha dichiarato il capogruppo di Fdi-An Fabio Rampelli intervenendo a Skytg pomeriggio sulla frana sul Lungarno.