“Luca Attanasio rappresentava al meglio l’essenza della diplomazia italiana, una figura dedita alla promozione della pace, alla cooperazione e allo sviluppo. La sua missione in Congo non era soltanto un incarico professionale, ma era la declinazione reale di una vocazione al servizio dell’umanità, volta a costruire ponti di dialogo, a sostenere le comunità più vulnerabili. Il suo impegno si manifestava attraverso iniziative concrete, mirate a migliorare le condizioni di vita in un’azione segnata da profonde ferite storiche e sociali. La memoria di Luca Attanasio e di Vittorio Iacovacci ci esorta a riflettere sul ruolo dell’Italia e della comunità internazionale nel promuovere la pace, la sicurezza e lo sviluppo in Africa. Dobbiamo impegnarci a sostenere processi inclusivi, a rafforzare le istituzioni locali, a promuovere lo sviluppo economico attraverso progetti in cui questo Paese può e deve credere.
E non possiamo oggi limitarci a esprimere il nostro più sentito cordoglio alle famiglie di Luca Attanasio e di Vittorio Iacovacci. Oggi, noi che siamo la classe politica di questo Paese, che loro amavano, dobbiamo concretizzare la determinazione dell’Italia nel perseguire la verità e la giustizia per questa tragedia”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari Esteri Giangiacomo Calovini, intervenendo nell’Aula alla Camera alla commemorazione dell’ambasciatore Luca Attanasio e dell’agente di scorta Vittorio Iacovacci, uccisi in un agguato in Congo nel 2021.
“Sono passati quattro anni da quel tragico evento ed è come se il dolore per la scomparsa di Luca Attanasio, l’ammirazione profonda per il suo valore di uomo e di alto servitore dello Stato, il senso di commosso rimpianto della sua famiglia e delle famiglie del carabiniere e dell’autista, anziché subire l’usura del tempo si stessero sempre più intensificando. È raro parlare per i giovani di grandi personalità ma Attanasio era un giovane ambasciatore che aveva dimostrato pienamente di essere una grande personalità del nostro Paese, uomo delle istituzioni nel più profondo senso del termine, costruttore di pace e cultore dello Stato di Diritto. Persona gioiosa e di grande umanità, Luca aveva una forte empatia e una spiccata capacità di ascolto che gli hanno consentito di lasciare impronte indelebili ovunque abbia operato.
L’associazione Mama Sofia, fondata con la moglie Zakia nel 2017 proprio in Congo, oggi cura un progetto pilota di cooperazione sanitaria realizzato nell’ambito del Piano Mattei in Marocco. Ma Luca Attanasio aveva – da precursore – ben compreso cos’è l’Africa, quale è l’enorme potenziale di questo continente, anticipando di fatti l’approccio del Piano Mattei, ossia della cooperazione da pari a pari con i Paesi africani. Quanto fatto da lui, dà il senso di come un singolo individuo – un uomo preparato con una attitudine pronta – possa, nella sua missione, anticipare i tempi e fare la differenza. Quel senso del dovere, prima ancora della rivendicazione dei diritti, assieme al rispetto degli altri e alla capacità di ascoltare, sono valori che hanno guidato Luca Attanasio e che non dimenticheremo”, afferma il senatore di Fratelli d’Italia, Giulio Terzi, in occasione della commemorazione in ricordo dell’Amb. Luca Attanasio, oggi in Aula del Senato.