“Automotive, il buon senso si fa strada e la Commissione torna sulle sue decisioni. Non è uno slogan ma l’atteggiamento pragmatico che Bruxelles sembra aver finalmente adottato sul Green Deal, per evitare di devastare l’economia della Ue, con la marcia indietro e il reintegro del motore ibrido plug-in e dell’elettrico con ricarica da propulsore termico, che rimarranno sul mercato anche dopo il 2035”.
Lo afferma l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo dei conservatori al Parlamento europeo.
“E’ la strada tracciata dal governo italiano, una transizione energetica non ideologica, che per l’automotive non sia focalizzata solo sull’elettrico ma preveda la possibilità di accedere alle altre tecnologie. L’obiettivo è una neutralità tecnologica che preveda la possibilità di accedere a diverse tecnologie per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Solo così si può scongiurare la desertificazione industriale in settori strategici, anche la Commissione Ue sembra averlo capito”, conclude.