“I governi di centrosinistra non hanno utilizzato fondi pubblici per risanare le banche ma hanno previsto agevolazioni, sconti fiscali, fondi di garanzia per sostenerle. La nostra mozione impegna il governo Renzi affinché il bail in non ricada sui risparmiatori”. E’ quanto ha dichiarato il deputato Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Marcello Taglialatela illustrando la mozione sulla gestione delle crisi bancarie e tutela dei risparmiatori, primo firmatario il capogruppo Fabio Rampelli.
“Chiediamo- ha aggiunto Taglialatela- una sospensione della sua applicazione perché è inimmaginabile che s’introduca un sistema così rigido in un quadro di sistema bancario così fragile come quello italiano. Prima che venga introdotto in Italia, infatti, è necessaria fare una vera e propria riforma attraverso la suddivisione tra banche d’affari e banche commerciali e con la creazione di semplici banche deposito all’interno delle quali i risparmiatori siano messi al riparo da investimenti rischiosi. Vogliamo che i componenti dei Cda siano responsabili in solido anche per evitare che a pagare siano i correntisti al di sotto dei 100mila euro”.
“La mozione – ha proseguito – impegna il governo a garantire la tempestiva e completa restituzione delle somme perse dai risparmiatori in possesso delle cosiddette “obbligazioni subordinate” coinvolti nel dissesto di Banca Etruria, Banca Marche, Cariferrara e Carichieti, avvalendosi delle risorse del Fondo interbancario di tutela dei depositi”.
“Sappiamo che fino a oggi questo non è avvenuto – ha concluso Taglialatela- E di questo Renzi e il ministro Boschi sono i principali responsabili”.