“Dopo dieci anni di governi di centrosinistra che hanno svenduto i più importanti marchi italiani – dagli alberghi alla moda fino alla gastronomia – ora vogliono finire l’opera liquidando le concessioni balneari e mettendo a rischio i porti turistici, il commercio ambulante, le guide turistiche. L’intero sistema nazionale del Turismo è stato smantellato in favore di multinazionali straniere, lasciando il monopolio delle prenotazioni on-line a Booking e Expedia che peraltro hanno sedi in paradisi fiscali. Una proposta di Fratelli d’Italia del 2018, firmata e voluta anche dal presidente Giorgia Meloni, prevedeva un doppio canale secondo cui le concessioni in essere al momento dell’adozione della direttiva Bolkestein nel 2009, dovevano essere prorogate sulla base del legittimo affidamento, mentre quelle dal 2009 in poi si sarebbero dovute mettere a gara. Purtroppo questo governo non riesce a mettersi d’accordo su nulla, neanche su una tematica facilmente risolvibile e continua nella logica dell’esproprio di 30mila aziende italiane della balneazione”.