Istituzione nella prossima legislatura di una nuova Commissione d’inchiesta sulle banche, separazione delle banche commerciali da quelle d’investimento, riforma della vigilanza bancaria con l’abolizione del segreto d’ufficio sulle ispezioni di Bankitalia e Consob, pubblicazione dei nomi dei principali debitori insolventi delle banche aiutate dallo Stato, legare stipendi di manager e dirigenti con clausole di restituzione all’andamento della banca, possibilità di perseguire e aggredire i patrimoni degli amministratori responsabili di comportamenti scorretti nei confronti dei risparmiatori, divieto per gli Enti pubblici ad effettuare operazioni finanziarie opache e rischiose per bloccare lo scandalo derivati: sono queste le principali proposte consegnate da Fratelli d’Italia al presidente Pier Ferdinando Casini per la relazione finale della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario.
«Quando andremo al Governo della Nazione intendiamo lavorare e concentrarci su queste priorità. Vogliamo completamente rivoluzionare il sistema del credito italiano e fare in modo che le banche tornino a fare il loro lavoro: sostenere l’economia e aiutare le famiglie e le imprese. Basta truffe ai danni dei risparmiatori, basta con i governi al servizio di amici e potenti», ha spiegato il presidente di Fratelli d’Italia e candidato premier, Giorgia Meloni.