«La scelta di cambiare o “interpretare” il regolamento del Senato, modificando procedure da sempre fissate in modo impersonale per garantire principi e non per essere a favore o contro singole persone, è un atto inutile per quanto riguarda i risultati del voto, che era scontato prima come lo è ora, ma dannoso per l’idea che dà di una politica che cambia le regole in corsa per combattere gli avversari. È una forzatura ad personam che in qualche modo rafforza la tesi di chi dipinge Berlusconi come una vittima.
Il destino giudiziario di Berlusconi è già stato scritto, così come è già scritta la sua strada nei prossimi mesi, che sarà quella della condanna da scontare e dell’incandidabilità. Era anche scritto nei voti il risultato dell’aula del Senato. Perché forzare? Ricordo che il voto segreto, che fino a pochi anni fa poteva essere richiesto su ogni voto, fu una richiesta esplicita di Togliatti per garantire il Partito Comunista, che allora era minoranza, e per garantire la libertà di voto e di coscienza dei parlamentari. Dimenticare scelte ideali per contingenze politiche non è cosa intelligente».
È quanto dichiara il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto.
Roma, 30 ottobre 2013