Lasciare anche gli investimenti per il dissesto idrogeologico fuori dal Patto di stabilità come per quelli legati al green.
È la proposta avanzata dall’europarlamentare dì FDI-ECR, Nicola Procaccini, nel corso del dibattito in corso a Roma sul nuovo bilancio della UE, promosso dal Parlamento Europeo e dalla Regione Lazio.
“Insieme agli investimenti legati alla sostenibilità, quelli per la prevenzione del dissesto idrogeologico rappresentano una priorità se non una vera emergenza per Paesi come l’Italia, che sono a più alto rischio in tal senso. Specie nel contesto attuale in cui i cambiamenti climatici possono provocare disastrosi fenomeni atmosferici, considerare questo tipo di investimenti fuori dal computo del 3% del rapporto deficit -Pil è un atto fondamentale per dare respiro a politiche serie di tutela dei cittadini”, ha detto sempre Procaccini, che ha aggiunto:
“Ritengo importante che gli europarlamentari italiani condividano azioni comuni nell’interesse del nostro Paese. Difendere l’interesse nazionale non è un attentato all’appartenenza europea. Piuttosto e’ il motivo per cui ci stiamo in Europa. Occorre lavorare per evitare tagli all’Italia nel prossimo bilancio della UE, specie all’agricoltura, che invece necessità di ulteriori stimoli legati alla innovazione tecnologica”.