“L’iniziativa di sostituire le tradizionali offerte delle Sante Messe con dei “gratta e vinci” è saltata anche grazie alla mia presa di posizione? Bene così. Significa che qualcuno ha capito quanto fosse inopportuno cercare fortuna e denaro facile nel gioco d’azzardo”.
Lo dice Viviana Beccalossi, assessore al Territorio di Regione Lombardia e team leader della Giunta Maroni in tema di contrasto al gioco d’azzardo patologico, commentando la decisione, diffusa dai media, di annullare ‘Gratta e vinciAmo’, evento in programma sabato e domenica scorsi a Cigole, nel Bresciano, organizzato dalla parrocchia San Martino, dove l’offerta dei fedeli avrebbe dovuto lasciare spazio a donazioni di ‘gratta e vinci’ con l’obiettivo, in caso di vincita, di finanziare interventi e attività parrocchiali.
“E’ notizia di queste ore – spiega Viviana Beccalossi – che a Milano don Virginio Colmegna ha iniziato lo sciopero della fame per dare un segnale forte contro il proliferare delle slot machine, far passare il concetto che proprio l’azzardo sia l’estrema ratio per racimolare denaro fresco è il peggior segnale che si possa lanciare. E tutto ciò ci rende ancor più mortificati se pensiamo che la legge regionale della Lombardia sulla ludopatia ha tra i suoi punti cardine proprio quello di vietare l’installazione di nuove ‘macchinette magiasoldi’ in luoghi sensibili come chiese e oratori”.
Brescia, 19 ottobre 2015