di Giorgia Meloni
1 gennaio 2014
Ad ogni italiano è chiaro che non sarà un discorso di fine anno, recitato davanti alle telecamere, l’occasione per riscoprire la voglia di risorgimento che ribolle nelle nostre vene. Ad ogni italiano, che festeggia o lavora, dovunque in Italia ed oltre. Fin dove uomini e donne in divisa percorrono aridi terreni mediorientali o guardano alle loro case da una lontana finestra in India, è ormai chiaro che solo grazie ad una stagione di impegno personale e condiviso sarà possibile intraprendere il cammino di riscatto che meritiamo noi e i nostri figli. Alcuni prima di noi hanno bruciato intere generazioni sull’altare del proprio egoismo. Ad altri, oggi, tocca il compito di trovare le soluzioni, e di costruirle nel quotidiano di ogni famiglia, senza cedere alla tentazione di ipotecare il destino degli italiani che ancora non sono nati.
Non sarà semplice, non sarà indolore, non sarà possibile se ognuno dall’interno del proprio vissuto non se ne farà carico in quota parte. Eppure nessuno guardi agli oroscopi per scoprire come sarà il 2014. Ognuno è artefice del proprio destino e in parte di quello altrui. E l’augurio migliore che posso rivolgere a me stessa e a ogni altro italiano, è di essere all’altezza del compito. Perché il futuro, quale che sia, è già dentro di noi, nel bene e nel male.
Buon anno Italia