“Non vi è alcuna motivazione legata alla sicurezza che possa giustificare e far comprendere il sequestro da parte dei carabinieri delle bandiere del Friuli avvenuto allo stadio di Udine in occasione della partita della Nazionale italiana giocata lo scorso sabato. Se è vero che negli stadi non è possibile introdurre stemmi e vessilli che non riguardino le squadre e gli Stati rappresentati in campo, è altrettanto vero che non è accettabile che tale divieto venga esteso anche alle bandiere regionali: la loro esposizione non offende nessuno e, quindi, non può turbare il sereno svolgimento dell’evento sportivo. La bandiera è un simbolo importante a cui i cittadini sono legati, difatti, quella del Friuli può essere affissa in tutti i luoghi pubblici della Regione. Sono ben altre le condotte di cui deve occuparsi il Ministero dell’Interno che mettono di frequente a rischio la sicurezza negli stadi, come la presenza di striscioni discriminatori e incitanti alla violenza. Con orgoglio ho quindi ascoltato durante la partita il pubblico unirsi nel coro “Udine”, città che ha saputo dare smalto e prestigio all’evento”.
Lo dichiara Walter Rizzetto, deputato di Fratelli d’Italia preannunciando la presentazione di una interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Salvini.