Negli ultimi anni diversi stranieri richiedenti asilo si sono resi protagonisti di episodi di violenza, vandalismo e vilipendio delle istituzioni, evidenziando una palese difficoltà a comprendere ed accettare le regole della nostra società e a riconoscere l’autorità delle nostre istituzioni. Le pagine di cronaca raccontano anche la tendenza di alcune comunità ad adottare modelli discriminatori nei confronti delle donne, oggetto di imposizioni, soprusi e violenze in nome di un’interpretazione radicale della religione o delle tradizioni del Paese d’origine. Ciò rappresenta un problema per l’ordine pubblico, la sicurezza e la tenuta sociale del nostro Paese. Serve comunicare in maniera più approfondita ed efficace a chi chiede protezione internazionale in Italia i doveri civici e giuridici nei confronti della comunità nazionale
Fino ad ora ai richiedenti asilo in arrivo sulle nostre coste veniva consegnato un opuscolo informativo con una lunga lista dei diritti a cui possono accedere una volta giunti sul territorio nazionale. Ai doveri era dedicata una sola riga.
Fratelli d’Italia ha ufficialmente chiesto di rivedere e ampliare la lista, inserendo i “doveri” ponendo l’attenzione, in particolare, sul rispetto delle donne, della parità di genere e sulla perseguibilità dei fatti illeciti”.
Quando una cultura nega sé stessa per fare spazio ad un’altra non c’è integrazione ma assimilazione. Il rischio è che si sviluppino fenomeni di ‘separatismo’, con enclave sociali e culturali in cui vengono applicati valori e principi discordanti, se non opposti, a quelli propri della nostra cultura e del nostro ordinamento. Vogliamo evitare che ciò, come è già accaduto in altri Paesi europei, accada anche in Italia. Questa proposta di legge rappresenta quindi il primo passo di una campagna mirata a promuovere una reale integrazione fondata sul rispetto reciproco, che impone, come precondizione, l’adesione al modello valoriale e ordinamentale della Repubblica