“A prescindere dal merito giuridico del procedimento penale, riteniamo che questo sia solo il primo effetto di una legge penale vergognosa contro le Forze dell’Ordine, che è stata contrastata con forza da Fratelli d’Italia. Non certamente perché siamo contrari a punire le torture, ma poichè riteniamo che questa norma sia stata ideata per trasformare in tortura altre condotte illecite e perfino molte altre che non lo sarebbero affatto”. Lo dichiara, in una nota, il Questore della Camera e presidente della Direzione Nazionale di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli, dopo il rinvio a giudizio di cinque agenti della Polizia Penitenziaria, che prestavano servizio nel carcere di Ranza, a San Gimignano (Siena), accusati di tortura perché avrebbero picchiato un detenuto di nazionalità straniera. “Per questo motivo nella prossima legislatura – annuncia Cirielli – cancelleremo questa orribile norma sul piano giuridico che criminalizza e discrimina le Forze dell’Ordine. In un’epoca nella quale le aggressioni e le violenze finanche gravi ai danni degli uomini e delle donne in divisa non vengono spesso punite neanche con un solo giorno di carcere, aver previsto anche per presunte violenze psichiche pene folli e sproporzionate per il nostro ordinamento, nonché l’invenzione di condotte eteree qualificandole come un grave reato, rappresenta una vergogna istituzionale verso i Servitori dallo Stato in divisa. Nella prossima legislatura, quando saremo maggioranza, prevedremo che soltanto vere condotte violente vengano punite adeguatamente introducendo una circostanza aggravante specifica” conclude Cirielli.