«La nostra cultura di destra sociale non ci fa essere contrari in maniera astratta ad un sistema di pene non carcerarie, soprattutto per i piccoli reati. Crediamo profondamente nella funzione riabilitativa della pena e nella rieducazione in carcere, ma denunciamo l’incongruenza del Governo e delle forze di maggioranza, Pd e Pdl segnatamente, che già nel 2006 hanno dato vita ad un provvedimento di indulto con la scusa dell’affollamento carcerario, lo scorso anno al provvedimento Severino e quest’anno a questo provvedimento che si rivelerà inutile, perché tra due-tre anni il problema del sovraffollamento si ripresenterà».
Lo ha detto Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia e componente dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio, nel corso della discussione, durante il dibattito in Aula sulla delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili.
«All’interno del provvedimento – spiega – non c’è nulla sul problema della rieducazione, sul lavoro in carcere, sul sistema della deflazione, sulla possibilità di far scontare il carcere agli stranieri nei loro Paesi d’origine. Non c’è nulla sulla vergogna della custodia cautelare. Un terzo dei detenuti è in attesa di giudizio. Su questo ci saremmo aspettati un provvedimento urgente, se non dalla sinistra che storicamente su questo pure ha detto tanto almeno finché non si è affacciato in politica Berlusconi, dal Pdl».
«Siamo molto preoccupati – conclude Cirielli – Si tratta di un’ennesima mortificazione per le vittime dei reati e di un provvedimento che metterà ancora una volta in difficoltà le Forze dell’Ordine. Purtroppo, non si fa altro che scaricare sui cittadini un’inefficienza dello Stato e questo è inaccettabile».
Roma, 2 luglio 2013