“Pd e Pdl hanno gettato la maschera e si sono trovati uniti appassionatamente nel sostegno al provvedimento ‘svuotacarceri’ elaborato dal Governo Letta. Così dopo l’indulto del 2006, che vide in pochi mesi tornare in carcere per recidiva oltre la metà dei detenuti beneficiari di quell’atto, viene ancora una volta calpestato il tanto declamato principio della certezza della pena. Fratelli d’Italia si sente vicino alle vittime dei reati commessi dalle migliaia di detenuti pronti a uscire dalle carceri, pur condannati con sentenza definitiva, ma esprime la sua solidarietà umana anche alle tante persone che vivono la propria condizione di reclusi in carceri sovraffollati e spesso degradati. Tuttavia in questo testo non c’è traccia di una filosofia generale tesa a evitare che tra altri 5 anni si possa procedere a nuove sostanziali amnistie mascherate, niente sulle pene alternative a vantaggio della comunità , niente sulla costruzione di nuove carceri, niente sulla limitazione dell’abusata carcerazione preventiva, niente sulla rieducazione, niente sulla possibilità di far scontare la pena ai detenuti stranieri a casa propria, alleggerendo così la pressione sul sistema carcerario italiano senza scivolare sul terreno dell’impunità. Si tratta di uno schiaffo dato alle persone oneste e un vero e proprio incoraggiamento a delinquere indirizzato a chi già considera la nostra nazione particolarmente permissiva e perdonista: un segnale che arriva in una fase di crisi economica che potrebbe vedere ampliata la diffusione dei reati maggiormente sentiti dalle fasce sociali più deboli”.
È quanto ha dichiarato oggi alla Camera Fabio Rampelli, vicepresidente dei deputati di Fratelli d’Italia, durante il dibattito in Aula sulla delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili.
Roma, 2 luglio 2013