Bisogna ripensare il sistema delle carceri e delle pene senza buonismi ipocriti, introducendo misure alternative alla reclusione per i reati minori e che non destano allarme sociale, rendendo gli istituti luoghi di lavoro attraverso cui rieducare e poi reinserire i detenuti nella società, interconnettendo strutturalmente scuola e amministrazione penitenziaria, potenziando l’organico del personale della Polizia Penitenziaria che sopporta carichi di lavoro eccessivi, rafforzando la figura dell’educatore, trasferendo immediatamente la maggior parte dei detenuti stranieri nei loro paesi di origine, ricoverando presso strutture adeguate i tossico dipendenti, ristrutturando gli istituti con la realizzazione di celle e ambienti comuni più dignitosi e rispettosi dell’uomo. Tutto questo alfine di coniugare certezza della pena e dignità della persona”.
È quanto dichiarano Nino Sala e Maria Patrizia Allotta, candidati di “Fratelli d’Italia” alla Camera in Sicilia.