“Fratelli d’Italia si oppone e si opporrà duramente a questo provvedimento sulla “messa alla prova” perché riteniamo che non si voglia intervenire veramente sul sovraffollamento carcerario. Chi gira per i penitenziari d’Italia sa bene che esiste una situazione grave di presenze eccessive nei nostri istituti di pena, ma il ragionamento fatto qui è diverso: si fa un’operazione di carattere culturale, perché con interventi del genere è chiaro che dopo poco tempo le strutture carcerarie avranno di nuovo una presenza eccessiva e il problema non sarà certo risolto.
Ad esempio, il furto in abitazione è un reato gravissimo, ed è previsto in questa legge che possa essere amnistiato, in quanto il cittadino che commette un simile reato può andare dal giudice e dire “io voglio redimermi, voglio cambiare”, anche se è recidivo. E come dimostrato da ciò che si può leggere troppo spesso nelle cronache giornalistiche, spesso in casi simili vi sono persone che hanno subito violenza, vi sono state donne stuprate, e persino proprietari d’appartamento che sono stati uccisi. Ebbene, un signore che viene preso a commettere questo reato può chiedere al giudice di poter espiare la pena fuori dal carcere. Secondo noi è inaccettabile. Fate un gran parlare in campagna elettorale della sicurezza dei cittadini, salvo poi venire in Parlamento e proporre simili provvedimenti, che non puniscono coloro che commettono reati, ma vanno nella direzione opposta, cioè quella di incentivare la criminalità italiana e straniera“.
E’ quanto dichiarato oggi alla Camera da Achille Totaro, deputato di Fratelli d’Italia, durante il dibattito in Aula sulla delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili.
Roma, 2 luglio 2013