Domenica, durante il derby, tiferò per i lavoratori dell’Embraco. Loro meritano il nostro supporto perché la loro vicenda può diventare emblematica e costituire un precedente in difesa della nostra industria. Non è accettabile un’Europa nella quale ci si fa concorrenza al ribasso sui salari. L’Embraco dovrebbe chiudere perché le lavorazioni costano meno in Slovacchia, dove magari lo stabilimento è stato costruito con fondi europei nostri? Non va bene! Allora suggerisco a Calenda un atto provocatorio con l’Europa: chieda alla Whirlpool a che prezzo vuole i prodotti e noi, in sfregio alle normative europee, metteremo in campo tutti gli aiuti di Stato necessari per arrivare all’economicità della produzione.
Poi attenderemo le reazioni per sollevare il problema: non possiamo più accettare la concorrenza sleale all’interno della stessa UE. Sia quella che si basa sul costo del lavoro, con i paesi dell’est, sia quella della fiscalità praticata dai paesi del nord-ovest. Facciamo di questa vicenda un punto di partenza e non un’ennesima sconfitta. Così il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia e candidato alla Camera Guido Crosetto.