di Giorgia Meloni
26 luglio 2014
Della lettera aperta di Silvio Berlusconi ai leader del centrodestra condividiamo le ragioni. Nessuno più di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ha dimostrato di non non volersi rassegnare a un centrodestra ininfluente che si accontenta di fare la stampella alla sinistra, e di non voler morire renziani. Ma se davvero si vuole lavorare per ricostruire il centrodestra e fare in modo che possa tornare a vincere, bisogna prima di tutto avere il coraggio della discontinuità. Niente di quello che è stato finora può essere riproposto tal quale, a maggior ragione calandolo dall’alto.
Sedersi attorno un tavolo per cercare un accordo di vertice non sarebbe credibile, perché rappresenterebbe il tentativo di costruire un cartello elettorale tra partiti che oggi esprimono posizioni politiche molto distanti tra loro, compreso il fatto che ci sono forze che oggi governano con la sinistra, forze che sono all’opposizione e forze che cercano di interpretare entrambi i ruoli. Sarebbe credibile, invece, se insieme decidessimo di dare vita a una grande stagione di partecipazione per definire il futuro del centrodestra partendo dal basso.
A partire dalla celebrazione di quelle primarie che Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ha sempre invocato e che non sarebbero soltanto una conta tra persone, ma un confronto metodo tra idee, modelli e proposte con cui rispondere alle tante emergenze dell’Italia.
Uno strumento per permetterci di capire chi ha ragione, agli occhi degli italiani che ci hanno votato per anni, tra chi sostiene che sia di centrodestra appoggiare le ridicole riforme istituzionali e la legge elettorale di Renzi pur di avere soglie di sbarramento alte e chi invece crede che la priorità assoluta sia l’elezione diretta del Capo dello Stato. Tra chi pensa che sia di centrodestra votare i provvedimenti svuotacarceri o l’abolizione del reato di immigrazione clandestina e chi invece combatte per difendere i diritti delle vittime dei reati e garantire la certezza della pena. Tra chi crede che in Europa sia arrivato il momento di alzare la voce per impedire che questa UE continui ad affamare la nostra gente e chi preferisce assecondare i diktat della Merkel, dei poteri forti e della grande finanza. Tra chi difende l’unicità della famiglia tradizionale e chi considera una priorità introdurre le unioni civili. Tra chi vuole cancellare un privilegio anacronistico e ingiustificabile come le pensioni d’oro e chi lo difende in nome di un malinteso principio di diritto acquisito. Tra chi vota miliardi di regali alle banche, compresa la vergogna della svendita di Bankitalia, e chi considera una priorità assoluta garantire credito alle famiglie e alle imprese. Tra chi propone l’introduzione di un tetto alle tasse in Costituzione e la possibilità di scaricare tutto dalla dichiarazione dei redditi e chi vota l’aumento della pressione fiscale e le tasse di Renzi.
E si potrebbe continuare a lungo. Il punto che ci interessa sottolineare è che nessuno di noi può dire di aver ragione per partito preso. Ma possiamo chiederlo agli italiani e provare, per una volta, a fidarci davvero del loro giudizio. Dunque, per noi qualunque nuovo inizio non può che ripartire dalla definizione delle regole per la celebrazione di primarie aperte a chiunque voglia esprimere un modello e un’idea di centrodestra e permettere agli italiani di scegliere quale sia la più convincente.
Allora l’appello che il Presidente Berlusconi rivolge oggi ai leader di partito potremmo rivolgerlo, insieme, agli italiani che sognano di avere un centrodestra credibile e coerente. Il resto rischia di essere solo un eterno rinfacciarsi le scelte e gli errori fatti da ciascuno, senza arrivare mai da nessuna parte, o arrivando al massimo all’ennesimo accordo tattico. E alla tattica, come si sa, noi di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale preferiamo di gran lunga i contenuti e le proposte per affrontare i problemi degli italiani. La concretezza e la coerenza.