“Il Clean Industrial Deal presentato oggi ha certamente il pregio di affrontare le sfide della sostenibilità e della competitività dal punto di vista industriale. Di fronte alla mole di provvedimenti previsti ci auguriamo che il cambio di passo non sia soltanto nel lessico ma anche nelle misure concrete. Sburocratizzazione delle procedure, reciprocità con i produttori extra-Ue, strumenti fiscali equi e accessibili a tutti gli Stati membri, sicurezza energetica, neutralità tecnologica e non solo elettrificazione. Sono queste le soluzioni concrete per lasciarci alle spalle la buia stagione dell’ ambientalismo ideologico dello scorso mandato. Se invece qualcuno, nella Commissione e tra i suoi burocrati, pensa a questo nuovo piano come a un Green Deal cambiato di nome se la vedrà con un Parlamento pronto a far valere il peso del mandato popolare ricevuto lo scorso giugno”. È quanto dichiara in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza.
“Il documento sul Clean Industrial Deal, presentato oggi, può rafforzare il sistema produttivo europeo. Ora guardiamo ad azioni pragmatiche su tecnologia e sostegno alle imprese, poiché affrontano il peso di una concorrenza estera che esporta prodotti realizzati senza rispettare gli stessi standard richiesti alle aziende europee. E’ pertanto utile sostenere misure commerciali efficaci o il risultato sarà la deindustrializzazione dell’Europa e la perdita di posti di lavoro qualificati. Dobbiamo riportare le filiere strategiche in Europa, valorizzando il nostro know-how industriale e investendo in ricerca e innovazione”, afferma Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento Europeo ed eurodeputata di Fratelli d’Italia-Ecr.