Si è tenuto oggi a Bellegra, in provincia di Roma, il dibattito “Piccoli Comuni Crescono”, un’iniziativa organizzata da Fratelli d’Italia insieme ad alcuni sindaci tra i quali il vicepresidente dell’Anci e sindaco di Pergola nelle Marche, Francesco Baldelli; Diego Petrucci, neosindaco di Abetone in Toscana, Francesca Del Mastro, sindaco di Rosazza in Piemonte; Flavio Cera, sindaco di Bellegra e membro del Consiglio nazionale dell’Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), Paolo Trancassini, sindaco di Leonessa nel Lazio; Luca De Carlo, sindaco di Calalzo di Cadore in Veneto; Manolo Cafarelli, sindaco di San Paolo Belsito in Campania, Alberto Mazzoleni, sindaco di Taleggio in Lombardia e vicepresidente nazionale dell’Uncem.
All’incontro hanno partecipato moltissimi amministratori di tutta Italia in rappresentanza di liste civiche, sia di maggioranza che di opposizione. Nel corso dell’incontro sono stati trattati i principali temi legati al governo del territorio e discusse le proposte di soluzione delle principali criticità riscontrate quotidianamente dagli amministratori locali. La realtà dei piccoli Comuni al di sotto dei cinquemila abitanti rappresenta la maggioranza in Italia, considerato che la loro percentuale ammonta al 68,78% dei Comuni italiani.
“I piccoli Comuni – sottolinea il vicepresidente nazionale ANCI Baldelli – sono uno straordinario strumento contro la crisi. Basti pensare che grazie allo sforzo amministrativo compiuto in queste realtà, abbiamo contribuito a far calare il debito pubblico di 13 miliardi di euro, pari a circa il 3 per cento dell’intero debito pubblico nazionale. Il vero problema sta nel fatto di non aver mai trovato, negli ultimi 5 anni, un valido interlocutore nel Governo, che anziché occuparsi dei problemi territoriali ha compiuto scelte altre e preferito, come sta accadendo adesso, privilegiare norme quale quella dello Ius Soli. Si tenga presente che per gli amministratori dei Comuni più piccoli la misura è colma e all’interno dell’Anci ormai non vi è più un’unica voce ma quella di tanti sindaci che non sono più disponibili a tollerare ulteriormente scelte scellerate. Noi siamo un baluardo sociale che attraverso le politiche sull’immigrazione portate avanti da una politica nazionale sorda corre il rischio di veder smantellato il sistema di welfare che i piccoli Comuni si sono saputi costruire, con molta fatica, nel corso di decenni”.
Per Francesca Del Mastro “i piccoli Comuni sono quelli che ancora riescono ad avere un tessuto sociale forte, dove l’anziano rappresenta ancora una risorsa e dove molti giovani vogliono e possono trovare un sistema di vita più sano e a misura d’uomo”. Secondo Diego Petrucci, “occorre ridare linfa alle piccole realtà montane che sono ricche di un patrimonio pubblico in disuso che potrebbe rappresentare un volano per il rilancio del turismo. Basti pensare alle tante stazioni, caserme, rifugi e ostelli abbandonati che fanno capo allo Stato attraverso le Regioni, l’Agenzia del Demanio e altri soggetti pubblici. Vi è bisogno di una legge quadro che consenta, soprattutto ai piccoli Comuni, di far loro fare un censimento e di poter gestire in prima persona questo patrimonio attraverso un unico soggetto interlocutore e a forme di gestione in comodato d’uso che consentirebbero il recupero di queste strutture, la creazione di tanti posti di lavoro e il ritorno di un turismo montano di cui vi è una forte richiesta”.