Ci chiediamo come sia possibile che un personaggio come Luigi Marroni, già coinvolto nella vicenda Romeo e ora indagato a Firenze, come denunciato da Giovanni Donzelli, possa rimanere un minuto in più alla guida di Consip.
In realtà, esiste un altro motivo, altrettanto grave, per cui l’Ad di Consip dovrebbe lasciare immediatamente il suo posto per manifesta incapacità ed è il bando per i servizi del Colosseo che proprio la società statale di cui è amministratore ha pubblicato a febbraio 20017.
Una gara attesa da tempo di 45 milioni di euro, di cui 33 per i servizi di biglietteria e 12 per quelli di vigilanza che il Ministro Franceschini aveva affidato fiducioso, guarda caso, all’Ad di Consip anche lui di stretta osservanza renziana.
Il bando è stato pubblicato – come denunciato anche da un giornale online- lo scorso 8 febbraio, e la Consip non ha fatto altro che commettere errori gravi: il 20 febbraio scorso la Consip ha dovuto pubblicare un’errata corrige per spostare dal primo marzo al 6 aprile 2017 la data di apertura della procedura di aggiudicazione.
Il 2 marzo un’altra errata corrige per permettere ai partecipanti di effettuare i sopralluoghi nelle aree archeologiche.
Il 14 marzo la società di Stato pubblica la terza errata corrige in cui è stata costretta a rettificare i costi di affitto delle audioguide e gli standard di fornitura delle depliant turistici.
E considerato il disastro, Consip è stata costretta a pubblicare un avviso di rettifica del bando di gara il 27 marzo ” spostando la presentazione delle offerte al 25 maggio. Insomma un flop annunciato. E chissà quanti altri errori potrebbero emergere nel capitolato.
Ci chiediamo come un personaggio del genere possa rimanere un minuto di più alla guida di Consip. I ministri Padoan e Franceschini che pensano di fare?