Confronto tra l’ex viceministro dello Sviluppo Economico e candidato al Senato in Veneto, Adolfo Urso, e il presidente di Agsm, settima multiutility italiana, Michele Croce.
Al centro del colloquio, i consumatori e le criticità a cui dovranno far fronte famiglie e piccole e medie imprese dopo la norma del governo Gentiloni sulla riduzione del costo dell’energia per i grandi gruppi energivori. Soprattutto siderurgici.
Decisioni che determineranno un aumento medio del 5% sulle bollette.
In questo modo ci rimetteranno i consumatori, costretti a pagare i costi delle perdite della grandi multiutility, causate dagli utenti evasori. “E causate anche dalla concorrenza sleale delle stesse società di distribuzione – ha sottolineato Urso – che hanno venduto sottocosto. Stiamo parlando di circa un miliardo di perdite nel settore e la prima tranche che lo Stato scaricherà su pmi e famiglie nei prossimi mesi è di 200 milioni”.
“Questa – continua Urso – si chiama socializzazione delle perdite. È uno scandalo che i poveri debbano pagare le azioni, spesso truffaldine, dei più ricchi. Il governo della sinistra è politicamente responsabile di questa assurdità”.
Al riguardo Croce ha spiegato a Urso che sta preparando un manifesto-proposta che vuole coinvolgere le altre multiutility sulla responsabilità sociale delle stesse. Inoltre, ha anticipato che presto aprirà uno sportello che sbrighi le pratiche burocratiche per i ceti meno abbienti, perché possano ricevere il ‘bonus gas ed energia’ previsto dalla legge. Un’agevolazione richiesta ad oggi solo dal 35% degli aventi diritto.
Urso sottolinea infine come “Agsm, con il cambio di gestione, si è avviata su un percorso attento e consapevole del peso sociale che una multiutility ha sui cittadini. L’Agsm di Croce è un modello da portare ad esempio in Italia”.