Il capogruppo partecipa al presidio delle 1630 in via Ticino
“E’ strabiliante notare come da Rutelli a Raggi le uniche demolizioni degne di nota nel centro di Roma siano state la teca di Morpurgo all’Ara Pacis per fare spazio alla pompa di benzina dell’archistar Meier e lo storico palazzo di via Ticino nel quartiere Coppedè, e altri gioielli attorno alla cinta muraria. Di tutto questo possiamo ringraziare nell’ordine due ex sindaci di centrosinistra Rutelli e Veltroni e la sindaca-a-sua-insaputa Virginia Raggi”. È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli che oggi alle 1630 parteciperà al presidio di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale per protestare contro l’abbattimento del palazzo di via Ticino.
“Le modifiche apportate all’ultimo piano regolatore generale – ha aggiunto Rampelli – individuano in quella zona la possibilità di interventi edilizi finalizzati al miglioramento della qualità architettonica, anche in rapporto al contesto, e/o all’adeguamento funzionale di edifici. Arrivare all’abbattimento di un palazzo perfettamente in armonia con il contesto urbanistico e architettonico dell’area per innalzare un edificio simile a un grattacielo nano è un non senso e un’offesa, una delle tante- troppe- alla città”.
“Su questa decisione peraltro pendono diversi ricorsi –ha concluso Rampelli- uno dei quali fatto dall’associazione Italia Nostra. Era necessario attendere la decisione della magistratura prima di procedere alla sua eliminazione”.